Distorsione di caviglia: dalla diagnosi al trattamento
La distorsione laterale di caviglia (LAS) è un infortunio molto comune, rappresenta circa il 40% di tutti gli infortuni alla caviglia nello sport. Una meta analisi condotta da Doherty et al riporta che gli sport indoor (come per es. calcio a 5 o basket) hanno il rischio più alto di infortunio alla caviglia con una incidenza di 7 LAS ogni 1000 esposti.
Nonostante la sua grande prevalenza ed incidenza recenti studi riportano che solo il 50% dei soggetti ricorrono a cure mediche dopo una distorsione laterale di caviglia e, di conseguenza, una grande fetta di popolazione nel corso del tempo sviluppa la complicanza peggiore di questo infortunio: l’instabilità cronica di caviglia.
Richiami anatomici
La parte anatomica che viene più spesso coinvolta nella distorsione di caviglia è il complesso del legamenti laterali, in particolare il legamento peroneo-astragalico anteriore, che data la sua localizzazione anatomica è maggiormente esposto a danno rispetto ai legamenti peroneo-calcaneare e peroneo-astragalico posteriore.
Il complesso legamentoso mediale, formato dai 4 legamenti deltoidei (tibio-astragalico anteriore e posteriore, tibio-calcaneare e tibio navicolare) è interessato da infortuni meno frequenti causati da una combinazione di pronazione e rotazione del retropiede.
Diagnosi differenziale ed esame clinico
Nella valutazione clinica vanno escluse le controindicazioni al trattamento, fra le quali la frattura è la più comune. Le regole di Ottawa per la caviglia sono un valido strumento per escludere clinicamente la presenza di frattura.
Vanno escluse inoltre altre patologie quali:
• Sindrome del tunnel tarsale
• Impingement
• Tendinopatie peroneali o postero tibiali
Una volta escluse le controindicazioni il paziente viene esaminato attentamente per valutare lo stato di disabilità, il gonfiore e la mobilità attraverso test clinici scientificamente attendibili (Test del cassetto anteriore e posteriore, Talar test). Le ultime evidenze scientifiche suggeriscono di attendere 3-5 post trauma prima di effettuare la valutazione.
Classificazione
Generalmente gli infortuni legamentosi della caviglia vengono classificati in tre gradi di gravità crescente:
• Grado I (Lieve) – Lieve gonfiore con leggero impatto sulla funzionalità
• Grado II (Moderato) – Gonfiore accentuato dolore e impatto moderato sulla funzionalità. Microlesione legamentosa
• Grado III (Severo) – Distorsione grave con rottura completa dei legamenti, impatto severo sulla funzionalità con versamento esteso.
Trattamento
Il trattamento in seguito a distorsione di caviglia dipende dal suo grado di severità. Le evidenze recenti suggeriscono tutori dinamici ed esercizio terapeutico fin dalla fase acuta, se la distorsione è severa è possibile immobilizzare per un massimo di 10 giorni per gestire il dolore e l’edema.
La terapia manuale è in grado di ridurre il dolore a breve termine per permettere l’esposizione graduale al carico. Le evidenze scientifiche suggeriscono la combinazione di terapia manuale ed esercizio terapeutico come prima scelta di trattamento nella fase acuta di distorsione di caviglia.
Informazione importante!
Anche se si tratta di una leggera distorsione il rischio di recidiva è molto alto: le evidenze stimano che il 70% dei pazienti incorre in recidiva dopo la prima distorsione.
La gestione dell’infortunio da parte di un fisioterapista specializzato riduce il tempo di recupero, il rischio di recidiva e di complicanze ad essa legate (Instabilità cronica di caviglia).
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