Tendinopatia

La diagnosi clinica di "Tendinopatia" riguarda tutte quelle situazioni in cui si presentano DOLORE E DISFUNZIONE nel tendine.

Le cause vanno spesso ricercate nel sovraccarico. Quando le capacità di carico sono inferiori al carico, come per esempio dopo un periodo in cui si è stati a riposo da allenamento, si può incorrere più facilmente in una tendinopatia.

Biologicamente e strutturalmente si presenterà:

  • ATTIVAZIONE DEI TENOCITI;
  • PERDITA DELLA NORMALE ARCHITETTURA DEL COLLAGENE (assenza del normale allineamento parallelo);
  • INGROSSAMENTO DEI PROTEOGLICANI (dovuto alla presenza di una quota maggior di acqua nel tendine che ne causa l'ispessimento);
  • INCREMENTO DI VASI E NERVI NEL TENDINE.

IL dolore proviene da sostanze prodotte da cellule che rispondono al sovraccarico (J.Cook).

Non è invece completamente stabilito il preciso contributo funzionale dell'infiammazione nelle tendinopatie.

Le indagini cliniche che maggiormente  possono essere di aiuto nella diagnosi sono l'ecografia , la quale ha una maggiore sensibilità (informazione in più per capire se è confermata la clinica) e la Risonanza Magnetica , la quale ha invece una maggiore specificità (informazione in più per escludere la non presenza della patologia).

Il dolore può migliorare comunque sia in presenza che in assenza di cambi nell'imaging. Questo perchè l'eventuale presenza di degenerazione tendinea è irreversibile, ma il dolore proviene dalla porzione normale .

Esistono 3 differenti fasi di tendinopatia:

  1. REACTIVE: dove è presente una riposta cellulare (proteoglicani), reversibile;
  2. DISREPAIR: se continua la fase reattiva , cellule e proteoglicani distruggeranno la matrice;
  3. DEGENERATIVE: disorganizzazione avanzata, irreversibile.

Esiste inoltre la fase REACTIVE on DEGENERATIVE, dove ci sarà il coinvolgimento della porzione normale di un tendine già degenerato in precedenza.

Sono inoltre stati rilevati degli stati alterati delle vie eccitatorie e inibitorie sull'attivazione muscolare attorno al tendine doloroso (Rio 2016).

La fisioterapia si è rivelata un trattamento efficace più delle infiltrazioni cortisoniche ( risultate dannose per il tendine a lungo termine) .

Jill Cook insieme al suo gruppo di ricerca ha individuato 10 TRATTAMENTI DA EVITARE NEI PAZIENTI CON DOLORE TENDINEO:

  1. evitare il riposo completo;
  2. non prescrivere esercizi sbagliati;
  3. non fare affidamento su trattamenti  passivi;
  4. evitare iniezioni corticosteroidee;
  5. non ignorare il dolore tendineo;
  6. non fare stretching sul tendine;
  7. non massaggiare il tendine;
  8. non fare affidamento sulle bioimmagini per la diagnosi;
  9. non essere preoccupato dalle lesioni ;
  10. non sottovalutare la riabilitazione.

Il trattamento delle tendinopatie ha come parole chiave la TOLLERANZA AL CARICO: si procederà con un programma di esercizi strutturati per permettere l'adattamento al carico e la progressione verso l'attività target specifica per il singolo paziente..

Un fisioterapista esperto nel trattamento dei disturbi muscoloscheletrici può aiutarti a gestire tale problematica con successo!

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