L’ipertermia è una terapia fisica che consiste nello sviluppare, in una determinata parte del corpo, il calore necessario a fornire un effetto terapeutico, facendo sì che le zone circostanti non subiscano variazioni di temperatura. Il macchinario ha la possibilità di focalizzare in una zona ben determinata posta all’interno del corpo, ad una profondità variabile (da 1 cm fino a 8 cm), energia sufficiente a portare la parte interessata (volume-bersaglio) ad una temperatura elevata (40°-45°). La grande particolarità che rende unica questa nuova termoterapia è la ottima riproducibilità dei parametri termici, grazie all’uso di sofisticati sistemi di controllo ed attuazione dei sistemi energetici bersaglio e radianti.
Il principio alla base dell’ipertermia può accelerare i processi riparativi con un fattore di efficacia che in alcuni casi arriva al 50%. Prima di utilizzarla occorre definire pertanto la patologia in modo esatto, capendo soprattutto se è reversibile, ed affiancare al trattamento la terapia manuale e/o strumentale (tecar, laser, ecc.) per ottimizzare la percentuale di recupero funzionale.
I campi di applicazione dell’ipertermia sono molto vari e riguardano patologie muscolari (contratture, elongazioni, miositi ecc.), tendinee (peritendiniti, tendiniti, tenosinoviti, tendinosi, tendinopatie inserzionali), osteo-cartilaginee (periostiti, distorsioni ecc.), borsiti.